LA STORIA

LA STORIA

Giardino del Mare si trova all’interno dello storico Baglio Spanò: Sito nel comune di Petrosino vi si accede attraverso una lunga strada in terra battuta al cui ingresso troneggiano due imponenti pilastri. Il Baglio vanta di una storia importante : di epoca Araba -Normanna, si ipotizza fosse fortezza e posizione strategica per gli avvistamenti via mare, non a caso si trova in linea parallela con la torre Galvaga, anche essa torre di avvistamento immersa nei vigneti Queste suggestive costruzioni sono state edificate tra il 1200 e il 1800, ma la maggior parte di esse risalgono al periodo 1450-1600, epoca in cui grazie all’espansione nel Mediterraneo dell’impero Ottomano, i pirati saraceni del Nord Africa infestavano le coste del Sud Italia e della Spagna. Queste torri avevano la funzione di avvistamento delle navi nemiche e trasmettevano tramite segnali di fumo di giorno e di fuoco di notte il messaggio alle torri vicine. Nel periodo di massima funzionalità esse permettevano di fare il periplo dell’isola nell’arco di un solo giorno Nel 1553 furono ultimate lungo i lidi dell’isola le 37 torri iniziate nel 1549; esse erano dislocate in maniera che con fuoco e fumo potessero in

breve tempo mettere in allarme tutta la Sicilia. Nel 1575 l’ordinanza del re Filippo II, che ordinava di sbarrare i porti siciliani poco utili e difficilmente difendibili, colpisce il porto di Marsala, uno dei più grandi della Sicilia. La perdita del porto sancisce la decadenza delle attività marinare e commerciali dando così maggiore spinta allo sviluppo della agricoltura. In seguito, il re Ferdinando il Cattolico autorizzò la divisione di altri terreni ai nobili e ai borghesi, si trattava di forme di concessione enfiteutica, nasce così una maggiore necessità di fortificare il territorio, e tutta la campagna viene costellata di torri di avvistamento. Ogni torre disponeva di pozzo e d’abbeveratoio e costituiva una piccola fortezza dove i contadini e i pastori potevano rifugiarsi. A questo tipo di torri appartengono “Torre Triglia”in contrada Triglia-Scaletta e “Torre Galvaga”in contrada Ramisella. Nel ‘700 si cominciarono ad edificare nuovi tipi di costruzioni, le cosiddette Case-Torri, che imitavano le torri spagnole. Esse avevano una doppia funzione, sia quella di difendere dai predoni, sia di avere l’abitazione vicina al terreno da coltivare, tanto che vicino a queste torri venivano costruiti dei magazzini per la conservazione e la lavorazione di prodotti agricoli, esempi di queste Case-Torri a Petrosino li possiamo trovare nel “ Chiano Torreggiano” e in “Contrada Fiocca”. In questo periodo lo sviluppo vitivinicolo era al centro dell’attenzione politico – sociale – economica. A partire dal XIX secolo i contadini cominciarono a costruire case nei loro campi per abitarvi stabilmente, poiché era troppo faticoso e costoso trasportare l’uva in città. Nacquero così i primi “bagliotti”, tra i quali ricordiamo “Baglio Spanò”.Il fertile territorio siciliano era coltivato già nell’antichità: olivo, vite e soprattutto frumento, tanto che l’isola era chiamata “il granaio di Roma”. Intorno all’anno mille gli arabi, esperti nella canalizzazione delle acque, introdussero la coltivazione degli agrumi. Accanto ai campi coltivati nel corso dei secoli sono state edificate le cosiddette “masserie”, strutture di varia grandezza e tipologia, all’interno delle quali venivano immagazzinati e trasformati i prodotti agricoli ed in cui a volte vivevano anche i contadini. Nei grandi latifondi e nelle zone più isolate le masserie erano quasi delle strutture fortificate con poche aperture verso l’esterno e con i magazzini, le stalle e le stanze abitate affacciate intorno ad un cortile interno, “il baglio”. Spesso all’interno o accanto alle masserie sorgevano anche case padronali e dimore di campagna, abitate dai proprietari terrieri nei periodi del raccolto o per la villeggiatura estiva.. Il Baglio fù di proprietà vescovile e rilevato successivamente dal marchese Nicolò Spanò di Marsala, da cui prende il nome; il Marchese iniziò i lavori nel 1873 che durarono 9 anni. L’ingresso del baglio, con breve cortile coperto, ci porta alla corte principale dove si staglia di fronte, maestoso, il palazzo del marchese, corpo abitativo principale del Baglio. Esso è a pianta quadrangolare, articolato in due cortili fra loro comunicanti. Le facciate sono perfettamente simmetriche rispetto all’asse passante per il portone principale che dà accesso alle palazzin>Dal cortile principale, che è molto vasto e che comprende un bellissimo lavatoio con pozzo, si accede sul lato sinistro attraverso un arco a tutto sesto, ad un altro cortile dove si affacciano magazzini con diruti. A destra si trova la del “Giardino del Mare” che grazie alla suo un piano sopraelevato gode di una bellissima vista tra vigneti, il mare e la riserva naturale dei Margi Milo Spanò. Tutto il Baglio è un Giardino circondato dal mare.

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